Recensione: Siren

Recensione: Siren
La Serie La cittadina costiera di Bristol Cove, nello stato di Washington, è conosciuta per la leggenda secondo la quale è stata casa delle sirene, viene sconvolta quando una misteriosa giovane donna, Ryn, compare e inizia a creare scompiglio per ...

La Serie

La cittadina costiera di Bristol Cove, nello stato di Washington, è conosciuta per la leggenda secondo la quale è stata casa delle sirene, viene sconvolta quando una misteriosa giovane donna, Ryn, compare e inizia a creare scompiglio per trovare sua sorella, Donna, che è stata rapita dall'esercito locale. I biologi marini Ben e Maddie scoprono che Ryn e la sorella in realtà sono sirene, e lavorano quindi insieme per capire chi e cosa ha portato questi primordiali cacciatori delle acque profonde sulla terra.

In bilico fra meraviglia e terrore, *Siren* (2018) si immerge nell'incrocio fra natura selvaggia e civiltà moderna, indagando su quanto diverso possa apparirci il mondo sommerso alla luce dello sguardo penetrante di chi proviene da mari infinitamente più antichi e profondi. Trama e Premessa: ### Creature marine millenarie emergono dagli abissi oceanici minacciando la tranquilla vita di Bristol Cove, città leggendariamente legata alle sirene. Una di loro, Ryn, sfugge ad esperimenti militari atroci ed entra in contatto con due ricercatori locali, Ben e Maddie, scatenando una reazione a catena destinata a sovvertire equilibri personali, scientifici e persino etici. Fra tradizioni locali, amori contrastati e lotte intestine, emerge una guerra segreta dove non sempre saranno i bipedi a dettar legge. Elemento cardine dell'originale approccio narrativo di *Siren*, rispetto ai canoni classici del genere fantasy, consiste proprio nel ribaltamento di prospettive consolidate: qui sono le sirene a subire un violento colonialismo da parte dell'umanità, piuttosto che viceversa. Questa scelta conduce inevitabilmente a interrogarsi sugli aspetti morali correlati allo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, gettando nuova luce anche su questioni socio-politiche attuali quali immigrazione e accoglienza. Temi e Significati: ### Al centro della vicenda pulsano potentemente tematiche ambientaliste e femministe, raccontate attraverso la voce dissonante ma autorevole di protagonisti acquatici; donne forti e determinate, pronte a tutto pur di proteggere il proprio popolo e il pianeta stesso. L'interdipendenza fra specie viventi diventa paradigma di convivenza pacifica, mentre il patriarcato gerarchizzato degli intrusi umani finisce per mostrare tutte le sue fragilità e contraddizioni. Lungo il cammino, *Siren* si fa interprete di un monito contro l'indifferenza verso il dolore inflitto agli altri, sia esso causato da guerre, torture o semplicemente ignoranza. Le relazioni empatiche instauratesi tra diversi - siano essi mammiferi marini o no - rappresentano linfa vitale per uno show che celebra la differenza come fonte di arricchimento reciproco, anziché motivo di discriminazione o paura. Regia e Stile Visivo: ### Merito soprattutto della direzione artistica va riconosciuto il pregio di aver reso credibili e avvincenti le sequenze subacquee, spesso difficili da gestire tecnicamente. Grazie a un sapiente uso di color palette desaturate, la fotografia restituisce fedelmente atmosfere cupe e claustrofobiche, ben calibrate negli effetti speciali volti a rendere realistiche le mutazioni fisiche delle sirene. Non manca poi un pizzico di gotico nordamericano, eredità di una lunga tradizione letteraria regionale, declinato però in chiave moderna ed ecologista. Interpretazioni e Personaggi: ### Protagoniste assolute rimangono Eline Powell (Ryn), Fola Evans-Akingbola (Maddie) e Rena Owen (Helen), interpreti convincenti di figure complesse e stratificate, dotate di grande carisma e magnetismo. Particolarmente riusciti anche alcuni secondari, come Ian Verdun nei panni di Xander, ex bullo redento grazie all'amicizia con Ryn, o Ron Yuan in quelli di Aldon Decker, medico militare colpito da PTSD. I dialoghi brillano per naturalezza e spontaneità, supportati da una sceneggiatura mai banale né predittiva, capace di sorprendere con plot twist azzeccati e coerenti. Da segnalare altresì il notevole lavoro svolto su character development e dynamics, specie durante la terza stagione, momento culmine di maturazione psicologica e consapevolezza identitaria per molti protagonisti. Impatto Emotivo: ### Impossibile rimanere insensibili davanti alla sofferenza patita dalle sirene, creature tanto belle quanto vulnerabili, condannate a subire le brutture perpetrate dai propri carcerieri umani. Toccante la love story fra Ryn e Ben, simbolo tangibile di un legame transculturale che va oltre le barriere linguistiche e le convenzionali forme d'affettività. Un viaggio emozionale che lascia il segno, invitando a rivalutare certe categorie cognitive ormai obsolete e fuorvianti. Innovazione e Originalità: ### Pur radicata nel solco tracciato da produzioni precedenti quali The Shape of Water (2017) o Swamp Thing (2019), *Siren* riesce a distinguersi per freschezza concettuale e audacia narrativa, offrendoci un punto di vista inedito e stimolante sul rapporto fra uomo e natura. Mai così strettamente intrecciate come in questo caso, dove il destino di entrambi pare dipendere da decisioni cruciali e irreversibili. Giudizio Finale:** Colpi di scena continui, pathos a mille, performance stellari e una scrittura magistrale fanno di *Siren* una must-see series imperdibile per tutti gli amanti del fantastico intelligente e impegnato. Capace di far riflettere su problematiche urgenti e attuali, questa chicca made in USA merita decisamente un posto d'onore nel pantheon seriale contemporaneo, confermandosi come fenomeno crossmediale di successo e icona di resistenza culturale.

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